sabato 10 dicembre 2011

A rigor di logica...

Fredda mattina invernale.
Attendo con pazienza il mio turno.
Dannato esame di logica.
Ecco, tocca a me.

Tre professori in commissione, tre domande.

Prima domanda: La so!
Seconda domanda: La so!
Terza, PURE!

Avessi saputo anche le risposte!

Sudo freddo.
Error 404: program freddo. not found.

I professori mi lanciano uno sguardo gelido.

- Ehm, ma sono promosso o bocciato?
- Sì!

Capisco l'errore.
Riformulo.

- Sono promosso?

Il primo professore:- Sì, se il professore seguente da una risposta affermativa.
Il secondo professore:- Sì, se il professore seguente da una risposta affermativa.
Il terzo:- No.


Come faccio a passare l'esame se per passare l'esame ho bisogno di passare l'esame?
Yo Dawg!

SirXander & Boulayo

giovedì 8 settembre 2011

Il post di Gödel

Era una tranquilla mattina quella del 16 giugno 1902.
Ma il signor Berto Rosselli odiava la tranquillità... e odiava anche i lunedì.
(Aritmetica modulare docet).
Si era svegliato male quel giorno.
Parecchio male: la sera prima aveva perso a poker con quel pignolone di Gilberto!
Pensava di avere la partita in pugno con la sua bella scala reale servita.
Ma non era stata sufficiente contro una scala complessa.


Per questo decise di vendicarsi.
E senza nemmeno troppa creanza gli telegrafò:

< Bella Gilberto! Senti questa!
Sia x il predicato: "essere un predicato che non può essere predicato di se stesso".
Può x essere predicato di se stesso? No eh?! O sì!? Alla facciaccia tua, formalista delle mie teiere! Tiè! >

Gilberto, che aveva venduto anche sua madre nel tentativo di dimostrare che la matematica non contenesse contraddizioni nè proposizioni indecidibili, perse istantaneamente 10 anni di vita.
Avrebbe potuto raggiungere i cent'anni se non fosse stato per Berto.

Ma Gilberto la madre l'aveva già venduta ad un buon prezzo e, poco ma sicuro, non la rivoleva indietro.
Quindi chiamò il suo più caro suo-suo amico Corrado Godelli (che purtroppo quel giorno era a casa con la febbra a 15e°C) e gli chiese di aiutarlo a trovare una risposta alla domanda di Berto onde zittirlo per sempre.

Ma Corrado delirava: stava proprio una cosa malissimo.
Cominciò immediatamente a farfugliare oscure profezie di numeri strani, associabili univocamente ad ogni enunciato possibile del linguaggio matematico.
Strillava follie su una strampalata omega-coerenza di sua invenzione.

La malattia che l'aveva colpito era micidiale ed implacabile: aveva il virus del Genio.
Non appena ebbe le forze per farlo Corrado mise tutto per iscritto e spedì l'incartamento al suo-suo amico.
Gilberto lesse ed invecchiò immediatamente di altri 10 anni.
Avrebbe potuto pareggiare l'età di Bilbo Baggins, se non fosse stato per Berto e Corrado.

Che cosa conteneva di così scioccante quel plico maledetto?
Due teoremi detti "di incompletezza". Una quarantina di pagine che avrebbero cambiato per sempre la storia della matematica e del pensiero.

In breve la risposta era che completezza e coerenza non vanno d'accordo.
Ogni sistema logico costruito per essere coerente è condannato a poter produrre qualche quesito indecidibile. Allo stesso modo ogni sistema pensato per rispondere ad ogni domanda si rivela per forza di cose incoerente.

Qualora non fossimo stati abbastanza chiari vi lasciamo un link d'approfondimento.
Clicca qui

Ad ogni modo, volendo passare ad un piano più umano, quanto detto sopra implica alcune interessanti questioni.
- Ogni ideologia che si vanti di essere universale è contradditoria.
- Il linguaggio non può spiegare il linguaggio.
- Nessuno può spiegare se stesso (a meno che non conosca il suo numero di Godelli)
- Più argomenti toccheremo in questo blog, più sarà alto per voi il rischio di incorrere in stronzate apocalittiche.

Quindi abbiate pazienza e pietà, è la maledizione di Corrado!!!

SirXander & Boulayo

mercoledì 7 settembre 2011

Case, cervelli, e torte ellittiche

Il giorno in cui il mondo sarà inesorabilmente invaso dagli zombie...
...Perchè sicuramente questo giorno verrà...
...Non si sa quando, ma verrà...
Quel giorno a sopravvivere sarà solo una stretta cerchia di persone.

Avete indovinato!

I nerds!
Non tutti però: solo quelli con la prestanza fisica sopra la media.
Per esempio Gabe Newell non ce la farebbe.
E neanche Richard Stallman.
Mi spiace per loro, ma non rispettano la regola numero 1 in Zombieland.

Ogni nerd infatti è preparato da tempo ad affrontare simili inconvenienti.
Resident Evil, Left 4 Dead, i film di Romero, giocare a Last Night on Earth...
A cosa credete sia servito tutto questo?

Chiunque abbia un po' di sale in zucca, se gli si pone davanti un problema stimolante prova a trovarne una soluzione.
Per un nerd è molto facile trovare problemi stimolanti.
Per esempio vi siete mai chiesti in che giorno della settimana è conveniente andare alle poste per trovare meno fila?
E qual è il modo più efficiente per tagliare in 3 fette che non suscitino invidie tra tre commensali, una torta ellittica?
E ancora... che requisiti di sicurezza antizombie deve avere una buona casa?

Noi per esempio prima di trasferirci in una casa nuova, eseguiamo sempre un controllo che attesti l'effettiva inespugnabilità della dimora, nel caso di attacco zomboso.
Sono d'obbligo le inferriate alle finestre, una buona porta blindata, un freezer capiente e una via di fuga secondaria come quella che Robert Neville aveva nel suo laboratorio (anche se... 1-non gli è servita a molto; 2-effettivamente quelli pur essendo più simili a zombie erano vampiri).
Ah una buona casa a prova di zombie deve anche avere un corridoio lungo e stretto, perchè nel caso che malauguratamente qualche zombie sia riuscito a bypassare i sistemi fisici di sicurezza, fa comodo fornire ai simpatici mangiatori di cervelli un passaggio obbligato dove si potrà organizzare con tutta calma la loro eliminazione.

Essere prevenuti è bene.
Uccidere è meglio!

Aspettate... Sono già morti... non si possono uccidere..!

E' qui che vi sbagliate! Qualche stolto disattento, frettolosamente ha appioppato loro il buffo soprannome di "Morti viventi" solo perchè sono dei cadaveri che camminano barcollando.

Capito gente!? Solo per questo!
Per così poco!

Ma in realtà gli zombie sono vivi e vegeti. I morti per definizione sono morti e stanno fermi: non possono mangiare, barcollare, mugugnare, agitare le loro mani verso di voi mentre vi inseguono!
E poi cos'è questo sciocco ossimoro di "Morti Viventi"!?
LOL!

Sissignori, gli zombi sono vivi e desiderosi di vivere, riprodursi e sognare un futuro migliore come tutti noi.
Mangiando il vostro (probabilmente inutile) cervello, cercano solo di assicurare un futuro alle generazioni future di zombie, che tra l'altro sarete voi.
Stanno facendo quello che loro pensano che sia meglio per voi!

E dunque... non vi siete mai chiesti se anche gli zombie meritino di vivere quanto lo meritate voi?
Noi ce lo siamo chiesti.
E la risposta è...

ASSOLUTAMENTE NO!
Uccideteli tutti.
Uccidete anche chi sembra uno zombie anche se non lo è... tanto per sicurezza (povero Bill Murray)!

Ma sì dai... uccidete anche chi vi sta antipatico! Tanto potreste sempre giustificarvi dicendo che credevate fosse uno zombie!

Però badate bene: è giusto uccidere gli zombie, ma è anche giusto che gli zombie provino ad uccidere noi...
...Altrimenti non avremmo una scusa abbastanza convincente per ucciderli!

Boulayo & Sirvà

venerdì 8 luglio 2011

Il tempo delle anti-mele

È notte.
Sono le due meno un quarto.
Tu, Lengah, stai guidando per tornare a casa.
E tu, Boulayo, stai stilando la tua tesi di laurea.
Ma la nerdaggine non manda preavvisi.

Ci sono momenti nella vita in cui non puoi fare a meno di soddisfare i tuoi più perversi e animaleschi istinti...

Riiiing!
Riiiing! [suoneria dell'overture 1812]

- Pronto, chi è?
- Ohi Boulayo, sono io. Stavo tornando a casa ma ho cambiato idea. Arrivo da te a breve, la Scienza chiama.
- Intesi. A tra poco.

E fu così che poco dopo ci ritrovammo a scrivere questo post che, come potete dedurre dal titolo, parla di mele.

Come quelle che si comprano al mercato a 1,77 €/Kg. Un po' care, potreste osservare.
Ma se per 1,77€ poteste eguagliare la potenza del Sole per un secondo, voi lo fareste, così giusto per lollarvi?
Noi sì.
E possiamo farlo proprio con quelle mele.


Almeno in teoria.

Difatti, come tutti di certo avete letto almeno una volta nella vostra vita, "E=mc^2".
Cosa ci sarà mai dietro queste criptiche e simpatiche letterine?
In poche parole, per gli ignorantoni che non riaprono i loro libri di fisica dai tempi della seconda elementare, la Materia non è altro che Energia in un'altra forma e in quanto tale l'una può essere converitita nell'altra.
La formula ci dice che l'energia massima che si può estrarre da un Kg di materia è appunto 1 Kg per la velocità della luce al quadrato.
Quest'ultima è 297695637 m/s.
Cioè, come avrete certamente sentito a Superquark, circa 300000 Km/s.
Quindi quella 'c' che all'apparenza sembra innocua, vi conduce a liberare un'energia da un Kg di mele pari a:

E=1 Kg * (297695637 m/s)^2

cioè

8.8622692 * 10^16 Joule.

Tuttavia l'unico modo per convertire totalmente le nostre mele in energia è metterle a contatto con delle anti-mele, ovvero un altro chilo di mele fatto di antimateria.
Avremo allora un totale di 2 Kg di materia, che si convertiranno in
2* 8.8622692 * 10^16 Joule = 1,7724538509 * 10^17 Joule.
È tanta, tanta energia!

Ci siete?
Finora è facile, dai.

Per farci un'idea di quanta energia sia quella appena calcolata, confrontiamola con l'energia prodotta dal Sole che ogni secondo arriva alla Terra.
Data la grande distanza tra la Terra e il Sole, è abitudine degli astronomi considerare la Terra come un disco piatto su cui incidono i raggi solari.
In effetti vista da qui la Luna assomiglia ad un disco, il discorso fila.

L'area di questo disco è π * R^2, con R raggio della Terra, che è 6371001 m.
Fate i calcoli e vi verrà un'area di 1,25716118 * 10^14 m^2.
Moltiplicando l'energia che ogni secondo arriva dal Sole su un metro quadrato del nostro pianeta (1,38998 KiloWatt) per il numero di metri quadrati, otteniamo l'energia totale che la Terra riceve in un secondo dal Sole.

Questa risulta essere allora 1.7724538509 * 10^17 Joule.

Notate niente?

Come no?

Andate immediatamente a riguardare quanta energia producono i due chili di mele/antimele.

...

I due valori sono identici.

Coincidenza?
Noi non crediamo alle coincidenze.

Dopo pochi secondi passati a rilfettere su questo numero ci guardiamo negli occhi. Folgorati, all'unisono gridiamo:

"RADICE DI PI GRECO!"


sqrt(Pi) = 1.7724538509055160272981674833411451827975494561223871282138077898529112845910321813749506567385446654162268236242825706662361528657244226025250937096027870684620376986531051228499251730289508262289320953792679628001746390153514797205167001901852340185854469744949126403139217755259062164054193325009063984076137334774751534336679897893658518364087954511651617387600590673934317913328098548462481849020546548521956132515616474675150427387610561079961271072lOl6037204448367236529661370809432349883...

Riuscite a cogliere la magnificenza di questo risultato?
Numeri apparentemente scollegati che come fiumi che finiscono nello stesso oceano si riversano nell'irrazionale bellezza della radice quadrata del numero più famoso del mondo.

Esisterà una spiegazione a tutto questo?
Sebbene per ora non abbiamo una risposta, noi ci sentiamo soddisfatti nell'aver fatto nascere una domanda del genere nelle menti di ognuno di voi.

E adesso vi diciamo un'altra cosa:
Abbiamo mentito quando vi abbiamo detto che la telefonata era avvenuta alle due meno un quarto. Scorrendo le chiamate in entrata, il telefono segna le ore 1:46.

Ovvero 1.772.. ore dopo la mezzanotte.
Questa invece è sicuramente una sciocca coincidenza.


Boulayo & Lengah

venerdì 24 giugno 2011

Un post che può interessare la gente

Per tutti quelli che non si ritengono parte della gente, questo post non sarà interessante e probabilmente non stanno leggendo queste righe. Abbandoniamo quindi quei felloni al loro destino e proseguiamo spediti verso l'argomento principale di quest'oggi:
Trovare un argomento per il post!

Voi da cosa iniziate quando cercate un'idea? Noi giriamo in tondo attorno al tavolo sorseggiando un buon bicchiere di tamarindo.
Ovviamente scherziamo. Beviamo Orzo.

Idea trovata!

Parliamo di pirateria.
E non ci stiamo riferendo a Jack Sparrow.

"Capitan Jack Sparrow!".

Rubereste mai una borsa?
Rubereste mai un'auto?
Picchiereste mai una vecchietta con un enorme randello?
Dareste mai fuoco ad un barbone che dorme?
Scarichereste mai un film pir..

...COSA?!
Scaricare un film pirata!?? Quale mente perversa oserebbe mai arrivare a tanto? Quale cervello distorto, quale genio del male, antieroe, pervertito e sadico potrebbe mai farlo?
Tu, ad esempio? Vergogna!
Dov'eri quando Aristotele scriveva l'Etica Nicomachea?

La nostra coscienza morale ci impone di non fare ciò che, se venisse praticato da tutti, farebbe sprofondare il mondo nel caos. E scaricare film pirata, signore e signori, è proprio una di quelle cose!
Secondo voi perché è vietato uccidere? Dopotutto la morte di qualcuno, forse pure la tua, porterebbe solo giovamento al pianeta.
Però se tutti i Tizi iniziassero ad ammazzare i Caii, e i Caii i Semproni, sarebbe un grave danno economico per l'industria delle meringhe sott'olio.

"Ma è solo un click, cosa mai può fare?" Direte voi. Non un click, diciamo noi, ma "il" click. Con un click su un bottone rosso potrebbero essere rase al suolo decine di nazioni, potrebbero morire milioni di persone e potrebbe aprirsi il cancello del garage.

E il vostro, di click? Supponiamo ad esempio che a causa dei vostri scaricamenti una certa casa di produzione non riesca a produrre per tempo un film, e un solitotizio qualunque invece di passare la serata in casa a vederlo decida di uscire per la prima volta, conoscendo la donna della sua vita. Lei però non ricambia, e mosso dalla disperazione lui decide di schiantarsi con l'auto contro un palo della luce. L'effetto domino dei pali che crollano causa un blackout in tutta l'area, che manda in corto la centrale elettrica; ciò non vi permetterà di mettere in upload il film che avete scaricato, minando alla radice la filosofia del peer-to-peer.

Qual è la morale di tutto ciò? Forse c'è un motivo per cui esiste una legge anti-pirateria. Forse.
E forse le meringhe sott'olio di venerdì sera tendono a rimanere sullo stomaco.
Tenete il bicarbonato vicino al letto stanotte.

Lengah & Boulayo

martedì 31 maggio 2011

Il paradosso del blogger

Non abbiamo niente da dire,
e lo stiamo dicendo.

Toh! Riflettete un po'su questo!

Boulayo & Sir Xander

giovedì 19 maggio 2011

Punto-Geek

Qualche post fa su questo blog si è postulato che un Nerd non è settoriale.
Non si è Nerd in qualcosa, e in qualcos'altro no.
Il Nerdismo prende tutti gli aspetti della vita.
Ma proprio tutti: anche il sesso!

Ebbene sì!
Nonostante le vostre facce incredule, anche noi nerd facciamo del sesso.
Quasi tutti.
O... diciamo... molti di noi.
Ok, alcuni.

Come? Da soli non vale?
Ah.

Stavamo dunque parlando della terribile piaga del surriscaldamento globale, che sta causando la distruzione dell'ecoambiente polare, sopratutto in questo periodo che...

Che? Il sesso, dite?
Siamo allibiti e contrariati dal disinteresse di voi zozzoni nei confronti del pianeta in cui vivete (noi no, veniamo da Nerdonia).

Però, se proprio insistete, vi spieghiamo come funzionano le cose a letto tra i maschi della nostra specie e gli esseri di sesso femminile compatibili, (preferibilmente) dotati di 46 cromosomi.

Dovete sapere innanzitutto che ogni buon nerd è un professionista nell'arte del Cheating. Lì dove l'uomo comune può ricorrere solamente a vili espedienti che ritardino la conclusione dell'amplesso, il Nerd dispone di un vasto arsenale di insospettabili e potenti tecniche per l'autocontrollo.

Immaginate per un attimo una condizione in cui l'individuo femminile si concede al Nerd in una posa oltremodo provocante.
Il Nerd (tranne che in casi veramente disperati) recepisce il segnale e si attiva.
Riportiamo qui di seguito uno dei possibili flussi di coscienza del soggetto in questione.

"Wah! Ce l'ho fatta!
Finalmente anch'io dopo x mesi BAM! Giù nel canestro!
Mi sembra naturale dopotutto: la probabilità che prima o poi accada aumenta con la lunghezza del periodo di astinenza.
Un attimo... Mi domando quanto sia vero...
Così affermerei che rimanere vergine tutta la vita sia condizione sufficiente affichè la probabilità di avere un rapporto sia prossima al 100% ma è un'evidente contraddizione.
Oh... Ma come si muove questa..?
Così mica ce la fo a reggere per molto!
Diamine diamine diamine diamine! Quanta energia cinetica!
Va avanti e indietro, avanti e indietro... chi la ferma più!
Come un pendolo nel vuoto!
Però io... Mi starò muovendo nel modo giusto?
Al fine di massimizzare il godimento, è evidentemente necessario che i nostri moti armonici abbiano la stessa frequenza, con uno scarto di fase pari a un quarto di periodo!
Praticamente un'interferenza distruttiva.
Che fai?
Perchè vai così veloce!
Così finisce tutto! NOOOO!
NON PENSARCI! Non pensarci! Non pensarci!
Cazzo ci sto pensando!
Ok allora pensa a qualcos'altro!
Trovato! Matrix!
Anzi no! Matrix reloaded!
Smith e Neo prima della grande rissa.
-Signor Anderson! Ha ricevuto il mio pacchetto?-
-Sì-
-Allora ne è cosciente!-
-Di cosa?-
-Della nostra connessione! Non mi è ancora del tutto chiaro quello che ci è capitato, probabilmente una parte di lei è rimasta impressa su di me come quando si sovrascrive o si duplica, ma a questo punto è irrilevante: quello che conta è che qualsiasi cosa sia accaduta è accaduta per una ragione...-


Che è 'sta roba!?
Ecco mi sono distratto! Lo sapevo!
Ma che fa?
Ci da dentro la ragazza!
Però... Più piano per favore.
Più Piano...
PIù PIANO HO DETTO.
Oddio... Così tutto finirà in un batter d'occhio.
Ahn! Ahn!
No, qui bisogna fare qualcosa... E chiedere una pausa non è un'opzione.
Ascelle di mia nonna... Ascelle di mia nonna... Ascelle di mia nonna...
Non funziona cavolo! Qui rischio davvero di concludere tutto subito.
Ci sono!
sen(24)^2
Calcoliamolo con una precisione di 5 cifre decimali!
Allora taylorizziamo!
Notiamo intanto che sen(25) si può scrivere anche come sen(25-8π), cosa che è conveniente fare in quanto 25-8π è più vicino allo zero.
La serie di Taylor per il seno allora è:
Sen(x) = x - x^3/(3!) + x^5/(5!) + o(x^6)
Quindi nel mio caso:
Sen(25-8π) = 25-8π - (25-8π)^3/(3!) + (25-8π)^5/(5!)...
π = 3,14159265...
quindi Sen(25-8π)= -0,905578...
e quindi... al quadrato...
No... mi sono sbagliato.
Ricontrolliamo.
Se faccio (25-8π)^3 ottengo -0,0023389..."

A un certo punto lei si volta, lo guarda e lo vede assorto, e si chiede cosa stia passando per la mente al suo stallone.
"Amore, a cosa pensi?" Chiede.

E Lui:
"ZITTA PUTTANA! CHE NON MI ESCE IL FATTORIALE!"

Sir Xander & Boulayo

venerdì 13 maggio 2011

La siepe oltre la siepe

Ok, in questo post niente matematica: tranquilli!

In cambio però dovete essere disposti a seguirci in un mondo in cui ci sono più domande che risposte.
Sembra criptico, però lo è!

E a questo punto sorridiamo pensando a voi che vi siete fermati quel paio di secondi a riflettere sul perchè di quel "però" buttato lì a casaccio!

Bene, sarebbe ora di entrare nell'argomento.

Vi è mai capitato di arrivare ad un traguardo che vi eravate posti, e immediatamente dopo vederne spawnare ("apparire", per i non nerd) un altro all'orizzonte?

È un po'come se riusciste ad afferrare il bianconiglio, ruzzolando poi con lui nella sua profonda tana.
Mhh... L'esempio calza!

Beh, se non vi è mai capitato accadrà senz'altro.
Se invece siete tra i "fortunati" a cui succede di continuo, abbiamo qualcosa in comune.

In una situazione del genere si possono fare due cose: o vi lasciate prendere dallo sconforto nello scoprire che non basterebbero cento vite per toccare tutte le tappe e vi date all'alcool (che probabilmente è anche la soluzione migliore), oppure siete testardi e masochisti come noi e, fregandovene dei vostri limiti -dei quali restate comunque consapevoli- continuate a correre imperterriti verso nuovi e nuovi traguardi.

Non cadiamo in discorsi da tristoni quali la caducità della vita, i limiti nel conoscere il Noumeno kantiano o se il "mondo reale" è reale o siamo in Matrix!
Non ci riferiamo a questo.
Parliamo solo delle conoscenze scientifiche, letterarie, storiche e chi più ne ha più ne metta, conseguibili da chiunque sia interessato ad ottenerle, ed è disposto a perderci un po'di tempo.

Inoltrandosi nella "Fortezza delle Scienze" si scoprirà che da ogni corridoio se ne diramano innumerevoli altri, e da questi altri ancora. Ci sono quelli, e sono molti, che sbucano su strade già percorse, ci sono i vicoli ciechi, e quelli che invece ti conducono in zone nuove e sconfinate.
Ed è fottutamente bello e terribile quando succede!

-Uccisa zanzara. Che soddisfazione!-

La curiosità, gente!
È quella il motore immobile che manda avanti il mondo!
È quella che spinge noi a fare i nerd cercando di accumulare più conoscenza possibile (spesso fine a se stessa)!

Secondo noi proprio il fatto di avere dei limiti ci spinge a voler superare l'n>0 dopo il quale per ogni x tale che |f(x)-LIM... Ooops!
Niente matematica.
Niente matematica.
Niente matematica.
L'avevamo promesso!

Ehm dicevamo...
I limiti per definizione non si possono raggiungere né tantomeno superare a meno che tu non sia un super saiyan, ma questa non è una buona scusa per fermarsi.
Potete sempre cercare di avvicinarvici il più possibile, sulle vostre gambe, con la schiena dritta e la testa alta, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima.

E naufragar m'è dolce in questo mare. LoL

Lengah & Boulayo

venerdì 6 maggio 2011

La vera storia dei Frattali

C'era una volta un frate che si mise in testa di voler misurare la lunghezza della costa della Gran Bretagna.
Prese quindi un metro mooooooooooolto lungo, e lo srotolò per tutte le spiagge e le scogliere dell'isola.
Ci mise circa un anno.
Completato il giro, si accorse però che aveva fatto un grande errore: aveva camminato sulle spiagge e sulle scogliere srotolando il metro senza badare al fatto che avrebbe dovuto seguire con precisione tutte le insenature, anche le più piccole.
Pur essendo leggermente stanco, non si perse d'animo e ricominciò il giro, stavolta stando bene attento a seguire per filo e per segno ogni minima asperità del terreno.
Impiegò altri 5 anni per fare ciò (i frati hanno molto tempo libero).
Stremato, ma soddisfatto della sua precisione,  il frate osservò i frutti del suo duro lavoro.
Proprio nel momento in cui stava finalmente per sedersi e godere del meritato riposo, passò di là un contadino con una spiga di grano in bocca.
"Ehilà frate!"
disse
"Ma con un metro così largo non riuscirai mai a valutare tutti i dislivelli tra i sassolini più minuti!"
E se ne andò ridacchiando.

Dapprima il frate si sentì irritato dall'osservazione di quel villico, ma più passava il tempo più non riusciva a togliersi dalla testa quelle parole. In effetti, i piccoli spazi tra un sassolino e l'altro sembravano insignificanti, ma se avesse dovuto metterli tutti assieme e aggiungerli alla sua misurazione precedente, probabilmente avrebbe ottenuto un risultato ben diverso.
Seccato dal suo cervello che non lo lasciava in pace, ma anche intenzionato a non passare affatto il resto della sua vita a cingere di nuovo la Gran Bretagna, il frate prese il suo bat-motoscafo a energia nucleare, col quale stavolta impiegò solo 2 mesi a far il giro completo.

Fierò di sé (e ben intenzionato a non incontrare altri contadini troppo svegli), il frate pensò bene di allontanarsi dalla zona rurale in cui si trovava.

Sfortunatamente per lui, finì a Cambridge.

Lì venne assalito da un'orda di Mineralologi, che gli fecero notare che ogni pietra aveva le sue imperfezioni da misurare; da Fisici, che gli fecero notare che per essere davvero preciso avrebbe dovuto passare il filo per ogni atomo della costa, attorno al livello più esterno su cui si trovavano gli elettroni; e dai Chimici che osservarono che l'elettrone più esterno cambiava la sua distanza dal nucleo a seconda dell'energia assorbita.

La goccia che fece traboccare il vaso arrivò da un matematico che passava di là, il signor Mandelbrot, che gli si avvicinò e gli disse: "Non basta arrivare al dettaglio atomico! Devi fare il lim h->0 del passo con cui esegui le misure!"
A questo punto la testa del frate esplose.

Quel matematico, ispirato da questo episodio, formulò una teoria sugli oggetti con infinito livello di dettaglio.
In onore di questo Tale Frate, chiamò la sua teoria "Teoria del Fra'Tale".

Fine.

Boulayo & Lengah

lunedì 2 maggio 2011

Lo Spettro del Nerdismo.

E' una bella giornata.
Ci siamo appena rifocillati con una torta toroidale, nota ai profani come "ciambellone".
Sì. Toroidale.

x(u,v) = (R + rcos(v))cos(u)
y(u,v) = (R + rcos(v))sin(u)
z(u,v) = Rsin(v)

Se vi considerate Nerd ma non avete capito, non preoccupatevi troppo perchè sarete nei campi elisi.
E sarete giammorti.

Vaccate a parte, c'è molta confusione su cosa renda nerd un nerd.
Sono ancora presenti, ahimè, obsoleti pregiudizi nei confronti di questa categoria sociale.
D'altra parte nella stessa casta dei nerd, è presente una competizione volta a ritenere il proprio Nerdismo migliore di quello degli altri.
Il problema è sintattico o semantico? Giace nella forma, o nella definizione?

L'accezione estremamente negativa del termine e il fatto che esso venga spesso associato a disadattati, riflette un'immagine poco veritiera, o comunque parziale.
Cos'è dunque un nerd? Cosa siamo noi?
Il Nerdismo è, prima di tutto, un atteggiamento mentale. Non implica necessariamente sapere cosa succede nel numero 156 di Amazing Spiderman nè implica saper parlare come seconda lingua l'elfico antico (che comunque mastichiamo; ci teniamo a farlo presente).

Esistono alcuni principi basilari che secondo il nostro modesto (e illustre) parere, sono determinanti nel discriminare un vero nerd da un'imitazione.

Un nerd sa di non sapere.
Un nerd cerca la Verità.
Un nerd non è settoriale.
Due o più nerd su lunghezze d'onda simili vanno in risonanza, e possono nascere cose tipo questo blog.

Vogliamo adesso fornire un metodo euristico per valutare il proprio coefficiente di nerdaggine.
Definiamo "Spettro del Nerdismo" un grafico che associ ad ogni valore discreto dell'asse x, un campo di interesse.
Assegnamo ora ad ogni argomento un valore che va da 0 a 1 (o da 0 a 255 per gli informatici) secondo un proprio criterio autovalutativo (quindi soggetto ad errori), tenendo bene a mente che per 1 si intende la conoscenza assoluta e totale in quel campo.
Attenzione: la scala è logaritmica, quindi ad 1 non ci si potrà mai arrivare a meno di non essere onniscente.
Dopodichè con una curva continua si uniscano tali punti.
Assumiamo per ipotesi che tra i vari argomenti esista una transizione continua di campi di interesse.
Il vostro coefficiente di nerdaggine corrisponde dunque all'integrale definito in [sport, attualità e cronaca].
Ad esempio le distribuzioni che hanno ottenuto gli autori di questo blog sono:













 Sull'asse delle x, potete normalizzare la distanza dei vari argomenti come più vi piace.
Ad esempio: se volete che il valore massimo ottenibile (da un essere onniscente) sia 10, farete in modo che ogni argomento disti 10/14 dal successivo.

Normalizzando in modo tale che il valore massimo ottenibile sia e, i nostri coefficienti di nerdaggine risultano essere 1,546....  e 1.607...

Non malaccio dai!

Un fantasma si aggira tra noi. E' lo Spettro del Nerdismo!


Tenna' ento lye omenta!

Boulayo & SirXander

giovedì 28 aprile 2011

Questa è la parte più difficile.

L'inizio di ogni cosa è sempre la parte più difficile.
Dopotutto stretta è la soglia e larga è la via.

Anche il buon sig. dott. avv. ing. duca-conte YHWH ci mise una caterva per decidere con cosa iniziare, poi un giorno il Barbuto Fluttuante ebbe il colpo di genio e sentenziò:

∇·E = ρ/ε0
∇·B = 0
∇ x E = -∂B/∂t
∇ x B = μ0J + μ0ε0∂E/∂t

Potente!
Lucifero vieni a vedere che roba!

A proposito di luce: c'è un motivo ben preciso per cui questo blog è nero.
Non è perchè siamo dei tristoni, emo, darchettoni (con la 'ch' per farli incazzare), fascistoni, adoratori del buio, oscurantisti o quant'altro.
E' perchè stando su questa pagina fate risparmiare elettricità al vostro computer che non dovrà accendere un bel po'di pixels sullo schermo.
Figo no?
Non eccessivamente.

Ma torniamo a noi.
Spero tanto non ci prendiate per dei megalomani: lo scopo di questo blog è semplicemente quello di trasformare tutti gli umani in nerds.
Probabilmente falliremo, sopratutto considerando che i nostri venticinque lettori sono già dei sociopatici gravi come noi.

Esploreremo ecletticamente gli orizzonti del nerdismo: dalle pianure della demenza satirica ai bastioni della matematica e fisica, dalle foreste perdute delle arti alle terribili paludi dell'impegno sociale.

La frase precedente è stata troppo sbatti da pensare quindi, per n post a seguire, solo cazzate!

A presto.
Lunga vita e prosperità.

Boulayo & SirXander.